Bisogna prendersi il proprio tempo.
Rincorrerlo, cercarlo, sentirlo.
Bisogna saper stare con se stessi, ascoltarsi, annotare i pensieri.
Scrivere, camminare lentamente, osservare.
Restare in silenzio, abbandonarsi alle voci interiori.
Bisogna fare un passo indietro per orientarsi meglio.
Più cresco e più comprendo quanta bellezza possa esserci nel non lasciare spazio ai giochi di potere.
Conteniamo moltitudini, diceva Whitman.
E a me piace scoprirle così, nelle pagine degli altri.
Brindo alla mia nuova pelle.
Alle cose perdute,
alla libertà di lasciarle andare.