[Le voci] Il suo nome era Vladimiro. Alla ricerca del lupo cerviero e la Belva più feroce di Flavio Lucibello

Perché fuggiamo dalla civiltà per scegliere la solitudine e la semplicità di una vita nei boschi o fra le montagne? È a questa domanda che vuol dare una risposta il primo libro di Flavio Lucibello “Il suo nome era Vladimiro. Alla ricerca del lupo cerviero” (LaCaravella editrice), lasciando che i suoi protagonisti si pongano in ascolto del desiderio di grandi spazi naturali e di un silenzio lontano dal nostro tempo.

Un giovane biologo ricercatore, Giulio, viene incaricato di fare uno studio sulla possibile reintroduzione della lince nell’Appennino. Durante un sopralluogo, conosce un personaggio misterioso che vive da solo in una frazione abbandonata di un paesino collocato tra le montagne abruzzesi: Vladimiro. Dopo il primo incontro, Giulio comprenderà come dietro l’aspetto un po’ rozzo del suo amico, si nasconda una persona colta e sensibile. Una serie di episodi drammatici trasformerà questa conoscenza in una solida amicizia.

Pagine cariche di emozione in cui si racconta una natura selvaggia popolata da lupi, cervi, aquile viste con gli occhi di un etologo, Giulio e riportate con una precisione e nitidezza straordinarie. Le sue riflessioni sulla vita, sull’amore e sui rapporti umani costituiscono il punto focale del corpus narrativo: la verità è sempre una, chiara e limpida? O ne esistono molteplici quanto l’umanità stessa? La convivenza con il prossimo può realizzarsi solo nel rispetto della diversità.

Ne “La belva più feroce” (LaCaravella editrice), il secondo romanzo di Flavio Lucibello, la montagna appare ancora una volta come un luogo di cambiamento e di crescita interiore. Uno spazio in cui poter affrontare e ritrovare sé stessi e che vedrà, nell’arco di quattordici giorni, un succedersi di eventi che arricchiranno la narrazione di tinte noir.

Borgofreddo, nel cuore delle Alpi Orientali, è lo scenario in cui si svolgono strani avvenimenti ed una strage del bestiame ad opera di misteriosi mostri terrorizzano la popolazione locale. I protagonisti sono, ancora una volta, Vladimiro Ricci, zoologo specializzato in biologia e conservazione della fauna selvatica e Giulio che diventeranno, loro malgrado, novelli Holmes e Watson alle prese con un’indagine che metterà a dura prova le loro convinzioni scientifiche. Ogni cosa sembra convergere ad un quadro delineato che, poi, improvvisamente cambia.

Un romanzo intrigante in cui la forza creatrice della natura si scontra con la forza distruttrice dell’uomo.